Il buon senso dovrebbe lasciare intendere visto, checché se ne pensi, che i servizi segreti italiani sono in assoluto tra i più efficienti al mondo, che certe voci di corridoio girassero plausibilmente da oltre un mese prima della pubblicazione in Gazzetta del decreto almeno per rispetto dei tempi tecnici, quindi è plausibile una conoscenza potenziale dei fatti già a natale dello scorso anno.
Se la gestione fosse stata adeguata, già perlomeno prima della pubblicazione in Gazzetta cosa avrebbero dovuto fare i tecnici di:
- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per i controlli incrociati alle frontiere tra stazioni e aeroporti, frontiere che si sarebbero dovute ripristinare quanto prima esattamente come prima della UE e avrebbero permesso un arrivo controllato sul territorio della popolazione in arrivo con i rispettivi protocolli di sicurezza, quarantena compresa (sarebbero bastati semplici accordi, la gestione dei databases incrociati non è assolutamente una chimera, ci si sarebbe potuti organizzare in modo efficientissimo in poche settimane con gli altri Paesi);
- Ministero della Sanità che avrebbe dovuto allestire in tempo i 4000 nuovi presidi di terapia intensiva successivamente prodotti dalla pandemia e la cura per l'approvvigionamento di strumenti sanitari d'emergenza (mascherine in gran numero, medicinali e disinfettanti compresi) dopo gli irresponsabili tagli degli ultimi 10 anni di 37 miliardi;
- Ministero dell'Interno per circoscrivere con misure straordinarie i focolai d'infezione che in concerto con il Ministero della Sanità avrebbero dovuti essere gestiti come emergenza primaria (vedi Corea) invece delle coreografiche autocertificazioni a scadenza, mentre il Ministero preposto a questo compito si preoccupava di sbarcare clandestini potenzialmente infetti anche da altre pestilenze senza mostrare alcun riguardo per la tutela sanitaria della popolazione italiana;
- Presidenza del Consiglio dei Ministri per coordinare al meglio le operazioni di interazione tra i ministeri e resa in efficienza dei provvedimenti che ci sarebbero dovuti essere sopra esposti. E questo prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, o quantomeno al massimo due settimane dopo.
Quanto di queste misure preventive di buon senso sia stato messo in opera in tempo utile è sotto gli occhi di tutti: ZERO!
E quando è partito il lockdown?
Dopo l'8 marzo anche nelle cosiddette "zone rosse".
Il problema è che i governatori di Lombardia e Veneto avevano anch'essi messo in guardia per tempo il Governo su imminenti provvedimenti necessari senza ricevere alcuna risposta se non queste ignobili e colpevoli provocazioni da altre sedi:
Abbraccia un cinese |
qui non c'è bisogno di descrizione alcuna |
Il politicamente corretto, la UE e la globalizzazione sono a tutti gli effetti degli assassini, non solo a livello ideologico, ma anche a livello concreto, al momento in cui scrivo quasi 16 mila morti in ITALIA.
Nel frattempo ci siamo infettati e stiamo tutt'ora contando gli strascichi del contagio che avrebbero potuto avere un decorso ben più breve e con tante vittime in meno, ad memoriam.
Mi fermo qui, è meglio...
Giornalista del Post International asfalta #Conte. pic.twitter.com/R8r3nSYQHw— Lé (@LeleDip) April 6, 2020
Nessun commento:
Posta un commento