mercoledì 17 maggio 2017

Quanto "occidente" serve ai globalisti per uccidere la civiltà occidentale?

Tralasciando le comunque lucide trattazioni di Spengler, è bene parlare di un'altra persona che ha visto in anticipo la decadenza dell'occidente: l'egiziano Sayyd Qutb (letterato e professore).
Qutb viene mandato dal governo egiziano alla fine degli anni '40 a studiare negli Stati Uniti, partito molto ben disposto e attratto dal benessere occidentale ritorna dagli USA con profondo disgusto per una società materialista, debosciata con una morale ben più che discutibile, soprattutto agli occhi di un musulmano praticante.
In realtà Qutb sta in quel periodo assaporando e annusando con molto disgusto l'antipasto liberale che segnerà gli anni appena postumi alla sua morte allora relativamente lontani a venire (il 1968, Woodstock e tutto il liquame pseudoculturale del "vietato vietare" che devasterà la millenaria cultura occidentale irreversibilmente).
Qutb aderirà ai fratelli musulmani e verrà arrestato per l'attentato contro Nasser avendovi effettivamente partecipato. Dopo un breve rilascio di soli 8 mesi nel 1964 ritorna in carcere sino alla sua impiccagione nel 1966. L'America che ha visto Qutb è quella di "Happy Days", il periodo in cui esplode il consumismo compulsivo, il cosiddetto benessere secondo la vulgata (drive in e hamburger); il pensiero di Qutb non è solo una digressione religiosa, ma una vera e propria condanna ad un occidente che ha sepolto la propria spiritualità in nome del consumo e dei bagordi (che poco dopo assumerano caratteristiche tossicamente note, magari di tipo lisergico o oppiaceo) seppellendo il senso del limite (proprio della cultura Greca madre di quella occidentale e sicuramente non alieno a quella musulmana).

Bene, ufficialmente per l'occidente Qutb è l'ideologo di "Al Quaeda"; sì la terribile "Al Quaeda" ovvero "la base" che altro non era che un database utilizzato grazie alla geniale intuizione di Zbigniew Brzezinski (consigliere di Jimmy Carter) durante la guerra URSS-Afghanistan per registrare i mercenari mujaheeddin reclutati grazie all'aiuto allora provvidenziale per gli USA di Osama Bin Laden in veste di finanziatore per provocare un Vietnam Sovietico nella regione e per la fornitura di armi agli stessi.
Grazie al fuoco incrociato in contemporanea all'invio di armi strategiche e tecnologicamente all'avanguardia date ai signori della guerra in Afghanistan, Wojtila, Solidarnosc, i millantati "scudi spaziali" di Reagan e l'infame tradimento di Gorbaciov l'effetto sortito raggiunse l'insperabile: la capitolazione dell'URSS nel 1991.
Zbigniew Brzezinski e i suoi fidati amici
Ma quello sino ad ora descritto è solo un epifenomeno o quasi. Evidentemente i nostri "liberatori" avevano già capito dove il loro "ventilatore" avrebbe fatto spirare il vento,

Non è un caso che la "stagflazione" di inizio anni '70 abbia messo in dubbio tutte le teorie Keynesiane sino ad allora sostenute e foriere di crescita e benessere. 
Sostanzialmente la "stagflazione" mette in discussione la redistribuzione della ricchezza ed il Fordismo (un operaio della Ford deve avere un reddito sufficiente ad acquistare una vettura prodotta nello stabilimento in cui lavora), lasciando ampio spazio allo sdoganamento dell'acquisto "a debito" (già promosso in precedenza dall'avversaria General Motors) espone bandiera bianca incondizionatamente.
L'innesco (anche se già a fine anni '60 la stagflazione si respirava negli States), a mio modesto avviso, viste le cronologiche evoluzioni in successione (inversa relativamente al periodo), è la crisi petrolifera del '73 https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1973) , preceduta nello stesso anno dalla fondazione della "Commissione Trilaterale" https://it.wikipedia.org/wiki/Commissione_Trilaterale e non a caso dal Golpe in Cile guidato dai Chicago boys di Milton Friedman: non a caso nel 1974 Friedrich Von Hayek vince il premio Nobel e solo due anni più tardi il suo potenziato emulo Chicago Boy Friedman riceve lo stesso premio. 

Note su Von Hayek

Note su Friedman

A questo punto lo sdoganamento di una Thatcher è quasi un riflesso pavloviano delle intenzioni di un Deep State che esiste da ben prima; la ricetta è semplice, uccidere la produzione rendendo le miniere qualcosa di obsoleto artificialmente e buona parte del comparto manifatturiero britannico qualcosa di inappetibile alla finanza (non dimentichiamoci che furono gli inglesi stessi a dare una redditività agli strumenti finanziari del 7% annuo per strane moltiplicazioni di pani e pesci in assenza di Messia, grazie a giocolieri borsistici), il tutto volto a finanziarizzare la City e a trasformare l'economia britannica in una enorme bisca finanziaria, comunque molto redditizia. Una azienda produttiva convenzionale quotata in borsa (quindi non soggetta alle fluttuazioni delle bolle high tech) per avere una redditività così alta è costretta a ridurre il personale al minimo e ad aumentare disperatamente la produttività (ne consegue l'entry level della Globalizzazione, delocalizzare in Paesi poverissimi per devastare i costi produttivi e garantire rendite di posizione almeno al 7%). 
Nel 1995 nasce il WTO (World Trade Organization) proprio per assolvere a questo ruolo, libera circolazione di merci e capitali, deregolamentazioni; allegria sino a che nel 2001 la stessa Cina, dopo un mese dall'attentato alle torri gemelle entra essa stessa nel WTO.
Ok, ma prima del 2001 arriva la madre delle porcate: l'abolizione del Glass Steagall Act (separazione bancaria obbligatoria tra banche di affari e banche territoriali onde evitare a queste ultime strumenti speculativi ad alto rischio), sottoscritta da Bill Clinton in persona, da quel momento le banche d'affari e le banche sul territorio sono libere di speculare in borsa in modo paritetico creando non pochi problemi ai sottoscrittori di loro obbligazioni e lasciando spazio al cancro dei derivati finanziari.

Cosa era il Glass Steagall Act e perché Clinton andrebbe impiccato

Già, prima e nel 2001 succedono un paio di cose che l'abbattimento delle Torri Gemelle metterà in quiescienza mediatica:

Bolla Dot Com
Ricordo che in questo periodo le azioni di "Tiscali" valgono di più di quelle FIAT in Italia...

Fallimento Enron
Migliaia di persone rimangono senza pensione in quanto vedono evaporare i loro fondi, mentre gli impiegati portano via i cartoni tante altre persone si trovano come Pinocchio al campo dei miracoli...

L'inaugurazione del XXI secolo è quindi all'insegna della finanza speculativa che arriva a dominare l'economia reale come non mai e di una economia (quindi finanza) che si antepone alla politica a livello decisionale in forma transnazionale in tutto l'occidente consacrando la globalizzazione.
Il concetto di comunità è quindi distrutto dalle interdipendenze transnazionali forzate da prezzi determinati in un regime di concorrenze più o meno leali (lealtà è un termine desueto nella neolingua del villaggio globale melting pot).

Essendo stata sconfitta l'"ultima ideologia" (caduta dell'URSS), finalmente il mercato e la sua manina invisibile che tutto aggiusta sono liberi di movimento nella quasi totalità del terracqueo globo.

Il nuovo paradigma è quindi che il libero mercato non solo è il migliore dei mondi possibili, ma anche l'unico mondo possibile, ben lungi dall'essere esso stesso una ideologia.

La cosa curiosa è che fino al 1500 il genere umano è vissuto senza i mercati finanziari http://www.soldionline.it/guide/mercati-finanziari/la-storia-delle-borse-valori-nel-mondo, ne consegue che i passati millenni li abbiamo come minimo vissuti in apnea (seguendo il ragionamento del neo paradigma enunciato nel paragrafo sopra),

Un'altra cosa curiosa è la fauna degli speculatori, nel numero di marzo/aprile 2012 di  CFA Magazine (Chartered Financial Analysts), è stata evidenziata l'alta percentuale di psicopatici operanti nei mercati finanziari http://www.agoravox.it/La-sconcertante-statistica-a.html , ne consegue che nel neo paradigma la mano invisibile dei mercati sia guidata da menti compromesse, piuttosto consolatorio (e sticazzi) direi. 

Da circa metà anni '70 è iniziata la caduta demografica degli occidentali autoctoni; una manna per i globalisti che giustificherà una trentina di anni dopo l'arrivo massiccio di un esercito produttivo di riserva, per essere competitivi i disperati provenienti da realtà disagiate sul loro territorio saranno disposti a tutto e a forza di transumanze umanitarie in nome della bontà (o del buonismo di comodo) i salari anche degli autoctoni saranno ritoccati a un progressivo ribasso volto a colmare la differenza di costo di importazione di prodotti assemblati nei Paesi in via di sviluppo o "competitivi" (colonie produttive delle multinazionali e dei paladini dell'outsurcing). Nel caso i disperati in arrivo siano poco numerosi il grande capitale foraggerà guerre e comparti militari-industriali al fine di saccheggiare ulteriormente le loro terre ed importare (profughi) manodopera a buon mercato. 
Per imbandire la tavola del banchetto si comincerà a parlare di multiculturalismo, delle meraviglie di un mondo multicolore, della monotonia monocromatica della pelle d'occidente e amenità varie condite dal "politicamente corretto"; peccato che al banchetto mangi l'1 per cento e il restante 99 sia cibo per le panze degli allegri commensali.
Nel contempo le identità culturali devono essere superate nel nome dell'"integrazione", tanto per gradire quindi mandiamo a puttane millenni di storia d'occidente, dall'antica Grecia, passando per l'antica Roma e sorbendoci le puzzette dei globalisti che orgogliosamente scorreggiano sul Rinascimento seppellendo la nostra civiltà nel mare di merda che hanno defecato a banchetto terminato. 

In proiezione vedo quindi ad oriente concretizzarsi una neo Bretton Woods con la "Nuova via della Seta" http://www.corriereasia.com/notizie/eurasia/la-nuova-via-della-seta-tra-politica-e-finanza-globale e di contro un vecchio impero occidentale dissolversi non certo in modo indolore.

D'altronde non stiamo altro che pagando l'accettazione tacita di uno sviluppo fine a se stesso e non finalizzato a un vero progresso (per dirla alla Pasolini).