mercoledì 1 aprile 2020

Il covid-19? Se sapremo interpretarlo dovremo forse "ringraziarlo" in futuro?

I numeri della pandemia in sé sono drammatici, tranquilli, avrei volentieri fatto a meno di una tale calamità sanitaria quindi non mi si fraintenda spero al più presto (ma non troppo e realisticamente purtroppo) in un epilogo il meno grave possibile per la nostra Nazione.

Ciò detto ritengo d'uopo accendere le fiammelle di riflessioni che questo stato di  cose ha posto ai più, e le fiammelle sono tante se si vogliono cogliere gli spunti di riflessione che giustamente escono dai social media al momento non ancora censurati e se ne ricava che buona parte della popolazione ha capito che: in primo luogo l'Unione Europea è un comitato d'affari che altro non ha fatto che spillarci miliardi senza restituirci tangibilmente alcunché di realmente utile. Alla faccia di chi non crede che siamo contributori netti la tabella sotto parla da sé.


E chi per noi per assecondare questo comitato d'affari ci ha fato sacrificare 70 mila posti letto negli ospedali e negato in 10 anni 37 miliardi alla sanità per ritrovarci in braghe di tela ad affrontare un nemico del quale sappiamo troppo poco e che al momento in cui scrivo ha già fatto 12 mila morti e ci ha obbligato a sigillarci in casa ad libitum con una segregazione coatta imposta dai DPCM di una livrea con la pochette.

Un'Unione Europea che è passata dagli scricchiolii della Brexit e con l'arrivo del coronavirus abbiamo finalmente visto cadere copiosamente i suoi calcinacci con il menefreghismo totale delle istituzioni eruopee e con Commerzbank, la banca zombie assieme Deutsche Bank ormai in aperta dichiarazione di guerra nei confronti del nostro Paese. Quando i tedeschi dichiarano guerra l'importante è non schierarsi con loro, le guerre le hanno sempre perse. 

L'unico vero problema che abbiamo sono i Quisling e l'Italia ne è sempre stata piena, l'adesione al trattato di Maastricht ne è l'epitaffio di maggior rilievo, con la sua firma abbiamo aderito a un meccanismo a noi alieno di calvinismo laico Malthusiano (il calvinismo assieme al luteranesimo era un componente dell'anglicanesimo del pastore Malthus) in netta antitesi a Keynes e alla socialdemocrazia vera (non quella paventata da Paesi calvinisti quali l'Olanda che con il coronavirus non ha mutato alcun protocollo per i pazienti anziani: li lascia crepare come prima e questo deve essere un marker indelebile, leggere in questo articolo come l'Olanda affronta il problema). 

Abbiamo due personaggi politicamente invertebrati che si interfacciano con la UE, l'uno con parvenza di raziocinante (Conte), che almeno ha riconosciuto l'incompatibilità del MES con la Nazione, l'altro (Gualtieri) che vuole il MES a tutti i costi come se avesse avuto teste di cavallo nel proprio letto rinnovate ogni mattina.

Serve altro, serve spina dorsale, ma con gli adepti alla Jonestown grillina in maggioranza in parlamento le mie speranze scemano, ma non del tutto.

Il blog "liberticida.altervista.org" anni fa ha pubblicato un articolo che finiva con una citazione che più volte ho usato in questo blog, ma che ritengo sempre attuale:

"Come animali in una foresta dormiente i politici attuali, nessuno escluso, lottano come gruppi di scoiattoli per spartirsi le poche ghiande rimaste per l’inverno.
E nessuno fa niente per il vero problema, per il fuoco che avanza, e li brucerà tutti insieme.
Non è questo il tempo di un Salvini, un Grillo o un Renzi, e neanche quello per Berlusconi.
E il momento di metter tutto in mano ad un pompiere, per combattere l’avanzata del fuoco.
Il momento per un De Gaulle, un Churchill, un Fidel o un Mussolini.
E la Storia ha i suoi sistemi per mettere al potere gente del genere quando serve, anche  non ci piacesse il sistema scelto."

Non ci sono motivi per non ricorrere all'uscita da questa gabbia prima che dopo l'intonaco comincino a cadere le stesse tegole, quelle fanno male davvero e magari uccidono. L'UE non può sopravvivere perché  il suo costrutto è compatibile solo con i Paesi calvinisti siano essi laici che religiosi, ma in entrambi i casi seguaci di dogmi antiumani e incompatibili con la culla della civiltà greco-romana cui sono orgogliosamente erede.

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