domenica 2 luglio 2017

Movimento 5 stelle, I want to believe, ma anche no, grazie.

Premessa
Definizione di combustibile da Wikipedia: "Un combustibile è una sostanza chimica che viene ossidata nel processo di combustione, una reazione chimica di ossidazione, producendo energia termica";
Definizione di comburente da Wikipedia: "Un comburente è una sostanza che agisce come agente ossidante di un combustibile in una reazione di combustione. Senza di esso, la combustione non ha luogo".
Ne consegue che a seconda della modalità di interagire tra combustibile e comburente si possono prevedere delle camere di esplosione senza produrre danni, per esempio nella fase esplosiva del motore a scoppio, che grazie allo scarico utilizza la deflagrazione controllata in oggetto come energia propulsiva del motore; poniamo invece che l'interazione non avvenga in modo controllato, ma totalmente lasciata all'incuria ed inevitabilmente la mente corre alla strage di Viareggio del 29 giugno 2009.
Poniamo poi l'ipotesi di un motore che con l'usura e il passare del tempo consumi un sacco di combustibile, c'è la garanzia che buona parte del combustibile andrà bruciato inutilmente, ma comunque in camera di esplosione controllata senza rappresentare alcun rischio, per garantire questo risultato banalmente servono buoni meccanici.

I meccanici all'opera
Una vettura modello "Repubblica Italiana" si dirige verso il baratro dal 1992.
Onde evitare costose rettifiche e costosissime rimesse in sesto del motore sono 25 anni che l'autovettura Repubblica Italiana ha iniziato a risparmiare andando in avanzo primario per ripagare un debito artificiale regalatoci da Ciampi e Andreatta nel 1981 con la separazione del Ministero del Tesoro dalla Banca d'Italia, ma questa è un'altra storia. Nel contempo grazie al mantra delle privatizzazioni e alla finta alternanza di governi fantoccio che come banderuole volgono a destra o a sinistra il barattolo è stato calciato sino ai nostri giorni, il popolo nel frattempo comincia ad avere il sentore che il "motore" non stia funzionando troppo bene, (il popolo, ovvero il combustibile del sistema, la parte sacrificabile).

Così con i Vaffa day si comincia a sondare la soglia di malcontento raggiunta e nasce un Movimento da un comico e da un businessman pubblicitario per convogliare l'indignazione in sicure camere di scoppio lasciando inalterati i risultati politici ottenuti e ottenibili in futuro.
Nel 2013 il Movimento si presenta con un Non Programma e un Non Statuto, ben attento a non essere inquadrato come "Partito" e respingendo come la peste ogni tipo di alleanza strategica.
Il Movimento risulta alle elezioni del 2013 quale primo "partito" in fatto di assenso elettorale, ma le "sinistre" grazie alla loro esperienza e loro inciuci calcolati, trovandosi costrette a stringere alleanze con il finto avversario (in realtà partner da 21 anni a quella data) stravolgono i risultati elettorali con artifici degni del peggior azzecca garbugli nominando grazie a Napolitano un Presidente del Consiglio mai nemmeno ventilato in campagna elettorale dal suo partito: Enrico Letta.

Un collettore per il comburente - il meccanico e la parte grossa del lavoro
L'aria si appesantisce sia a sinistra che a destra già da prima delle elezioni del 2013, si appesantisce a tale punto che l'ossigeno che serve al motore è proprio quello fresco della industria dell'indignazione, vista la progressiva disaffezione alla politica da parte del popolo combustibile.
Ma l'automobile deve sempre andare nella stessa direzione: il baratro; intanto si brucia ossigeno fresco di sana opposizione, ma la direzione della vettura non s'ha da cambiare.
C'è solo che più la vettura prosegue nel proprio percorso, più l'aria si inquina a tal punto che a qualcuno salta in mente che forse, più del comburente è la direzione presa dalla stessa ad essere catastrofica. E' qui che serve il meccanico, fare in modo che i gas di scarico non arrivino direttamente all'aria circostante e c'è un meccanico in gambissima per la bisogna.
Si chiama Gianroberto Casaleggio, un mago del Marketing, serve convogliare e ottimizzare l'ossigeno nella camera di scoppio senza che nulla cambi, e lui è un maestro, studia statistiche, è un ingegnere del consenso, sa come proporre leggi di impatto populistico che poi non verranno approvate per mancanza di numero legale, sa come cambiare la linea politica del movimento al ritmo di una banderuola in un mezzo a un tornado senza che il suo "popolo della rete" se ne accorga, grazie al fortissimo senso di appartenenza che ha saputo instillare in ogni singolo "grillino".  Purtroppo il Buon Gianroberto viene meno il 12 aprile 2016, ma sicuramente già conscio della sua situazione oncologica da tempo riesce a istruire il figlio Davide egregiamente sulla gattopardiana opera da farsi.

Gli scopi e il modus operandi per garantire gattopardiana continuità
Le elezioni di Virginia Raggi e Chiara Appendino dopo la morte di Casaleggio sono la garanzia di continuazione del suo programma. Si sta infatti sondando una emorragica disaffezione alla politica che sfocerà nelle elezioni amministrative di giugno 2017 in una affluenza alle urne inferiore al 47%.
Se la Raggi e la Appendino non avessero vinto le elezioni che le hanno consacrate a sindaci delle loro rispettive città, il piano di Casaleggio avrebbe potuto fallire, ma con tempistica ammirevole è riuscito a inserire due perfette incompetenti giovincelle che gli possono garantire i voti dei soli "I want to believe", la disaffezione degli "scomodi" e comunque di non raggiungere una vera massa critica in parlamento, garantendo a lungo l'esistenza di un movimento che propone leggi che non verranno mai approvate proprio per mancanza di numero legale, ma che ci ha messo la propria bella faccia per fare vedere come sono "cattivi" gli altri. Sì il vero problema per Casaleggio sarebbe proprio che il movimento avesse i numeri per governare, per cui si è preventivamente cautelato con perdite controllate di consensi per garantirgli presenza in parlamento, ma mai in misura di massa critica.
Parafrasando Rino Formica che tranquillamente e giustamente affermava che "la politica è sangue e merda", a conferma di ciò che affermo nel paragrafo precedente c'è il totale veto a qualsiasi tipo di alleanza, il che garantisce il gattopardiano immobilismo parlamentare sempre in modalità calcio al barattolo. Le varie battaglie per abolire i vitalizi e le varie angherie della solita KASTAKRICCACORRUZZZZZIONE vengono diligentemente condotte per fallire o avere successo solo quando non rappresentino davvero esiziale svolta. In pratica i privilegi formali vengono stravolti, quelli sostanziali intatti.
La banderuola è il vero timone del Movimento e più il tornado si fa forte, più Casaleggio si diverte, partendo dalla messa in discussione dell'euro riveduta corretta e acquietata dal frontman Di Maio, come il discorso sull'adesione alla NATO e la gestione immigrazione più volte in ambiguità funzionale tra la base e i sindaci Raggi e Appendino che bellamente fanno politiche locali da fare scuola alla Boldrini e al sindaco Sala, quello del comune in Bancarotta di Milano.
Senza contare la tentata e fallita adesione all'eurogruppo di ALDE sotto la bandiera del liberismo più bieco. Però grazie a questa ambiguità riescono a scremarsi di dosso solo i potenziali elettori veramente pensanti e conservare la fascia elettorale "I want to believe".
Inutile o quasi aggiungere che all'incontro primaverile  #SUM1 della Casaleggio in veste di oratore c'è stato anche Paolo Magri dell'ISPI, che oltre a questioni geopolitiche e conferenze in merito è advisor della Commissione Trilaterale (https://www.youtube.com/watch?v=3pgt1jROkNY)...

Calcio al barattolo: fino a quando durerà?
Non praticando alcunché di esoterico né di magico non mi sento in grado di dare una temporaneità della durata del calcio al barattolo. Una cosa è sicura, la direzione della vettura "Repubblica Italiana" è il baratro e una volta caduti dentro a esso non moriremo di certo, ma i risvolti sono imprevedibili, sicuramente qualsiasi "farmaco" democratico per curare gli italici mali non può che rivelarsi un palliativo o meglio, utile quanto una aspirina contro un cancro. Ed è proprio per questo che penso che intervenire democraticamente contro un male che funziona grazie all'abbigliamento democratico che indossa proprio contro il popolo non sia una soluzione. E dubito che ci salveremo dal baratro, anche perché a nessuno degli attori politici in gioco fa comodo invertire la marcia. Troppe ingiustizie gridano vendetta e non sono certo quelle denunciate dal Movimento 5 stelle, che ha usato gli stessi utensili (Kasta Kricca Korruzzzione, Privileggggjjji) di Tangentopoli per scardinare quella che fu la quinta potenza industriale nel mondo. Dopo la svolta autoritaria dell'Europa di Maastricht ce ne potrebbe essere qualcun'altra di natura ben più violenta e giacobinista al grido di "vendetta" anche perché una nuova Norimberga (ma questa volta seria) sta bussando alle coscienze di chi cosciente vuol essere.

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